CEI 78-17: LA MANUTENZIONE DELLE CABINE ELETTRICHE MT-BT

In materia di impianti elettrici industriali, analizzando il contesto normativo attuale e le realtà che sono sottoposte alla sua giurisdizione, occorre suggerire sempre più convintamente la manutenzione delle cabine MT/BT.

Quando parliamo di “manutenzione delle cabine elettriche MT/ BT” stiamo facendo riferimento alla normativa CEI 78-17, anche se, è bene sottolineare che in via generale, l’obbligo giuridico della manutenzione, proviene da: Codice Civile, decreti legislativi e da altre norme CEI specifiche per attività.

Ma partiamo dall’inizio.

Che cosa si intende per manutenzione?

La manutenzione di una cabina elettrica consiste nelle operazioni necessarie per poter garantire (nel tempo) l’efficienza degli impianti, evitando di conseguenza guasti che potrebbero essere critici oltre che per la produttività, anche per la sicurezza dell’operatore.

Il suo principale scopo è quello di assicurare la conformità a regola d’arte degli impianti (e secondo le condizioni di progetto), per questo, è fondamentale che la manutenzione sia effettuata con regolare periodicità.

La manutenzione delle cabine MT/BT si applica sia agli utenti passivi che attivi ed è bene ricordare che se fatta con costanza riduce i costi di gestione delle cabine, allontanando la possibilità di perdite.

Si tratta quindi di un fattore strategico utile alla competitività di impresa, dove efficienza produttiva e qualità del prodotto sono considerate priorità.

Tipi di manutenzione 

La CEI 78-17 individua due principali tipi di manutenzione di cabine MT/BT:

  • Preventiva
  • Correttiva

Per quanto riguarda la manutenzione preventiva, questa è finalizzata a contenere il degrado dei componenti e a far fronte ad eventuali incidenti che comportino la necessità di primi interventi, questo a significare che l’operatore interverrà in anticipo sull’impianto, non modificando quella che è la sua struttura essenziale o la sua destinazione d’uso.

Fa parte della manutenzione preventiva, anche quella predittiva: utile a verificare lo stato di conservazione dei componenti e ad anticipare le tendenze di deperimento attraverso metodi strumentali e/o analitici che determinano il tempo di vita restante all’impianto. Nella manutenzione predittiva trovano spazio anche eventuali soluzioni di rinnovamento che includono una sostituzione dei prodotti già installati.

La manutenzione correttiva invece, viene attuata per risolvere eventuali danneggiamenti, è utile al ripristino delle condizioni ordinarie di utilizzo e non va a modificare in modo sostanziale l’impianto.

La figura del manutentore

Il manutentore corrisponde a quella figura fisica o società a cui viene affidata la responsabilità complessiva della manutenzione, in particolare i seguenti aspetti:

  • Sicurezza
  • Elementi tecnici
  • Elementi di gestione e amministrativi

Il manutentore è quindi la figura chiave, colui che ha la capacità e le competenze per eseguire o far eseguire, operazioni manutentive di vario tipo sugli impianti di cabine MT/BT.

Ogni risorsa che si occupa di manutenzione deve essere preparata per questa attività in modo approfondito, conoscendo ogni tipologia di impianto e venendo sottoposta periodicamente a formazione e verifiche.

Pianificare la manutenzione
Impianto prima di manutenzione MT BT con adeguamento alla CEI
Impianto prima di manutenzione MT BT con adeguamento alla CEI

Per poter monitorare gli interventi di manutenzione e farne una valutazione complessiva, la normativa prevede la redazione di precise “schede manutentive” che una volta realizzate diventeranno parte di un fascicolo di manutenzione.

Gli elementi che vengono richiesti nella compilazione delle schede sono dieci:

  1. la data di entrata in servizio della cabina elettrica (insieme alla data di costruzione)
  2. la data in cui avviene l’intervento manutentivo
  3. il numero identificativo della cabina MT/BT cui si riferisce la scheda
  4. la codifica o il n. progressivo della scheda
  5. il titolo riferito all’unità funzionale e/o elemento da esaminare ai fini della manutenzione
  6. la descrizione sintetica delle verifiche o degli interventi da eseguire sull’elemento
  7. la periodicità massima
  8. l’esito dell’intervento
  9. la firma del manutentore
  10. le ulteriori note informative (se necessarie)

Solitamente per predisporre queste schede, occorre richiamare i manuali tecnici e le schede di manutenzione create dal fornitore delle varie componenti e apparecchiature.

Impianto dopo manutenzione MT BT di adeguamento alla CEI
Impianto dopo manutenzione MT BT con adeguamento alla CEI
Contratti d’appalto: quali obblighi?

L’affidamento dell’incarico ad un’azienda esterna deve avvenire con atto scritto. Per l’azienda che sceglie di affidare la manutenzione delle cabine in appalto, risulta obbligatorio: verificare l’idoneità tecnica dell’impresa (ovvero la necessità di un personale qualificato che opera su installazioni elettriche con la condizione di PES e/o PAV), informare e collaborare con l’azienda appaltatrice dei rischi che si corrono e, qualora gli interventi siano su più parti strutturali affidate a più imprese, garantire una coordinata redazione del DUVRI (PSC).

È chiaramente essenziale, tra il committente e l’azienda selezionata, che ci sia una collaborazione reciproca e basata sulla sicurezza di tutti gli operatori.

In conclusione, come Sire Elettronica sosteniamo che ogni intervento debba essere studiato nei dettagli rispetto al preciso impianto (componenti, struttura, apparecchiature) su cui si andrà a lavorare, tenendo a mente che non esistono modus operandi standard.

Solo valutando le esigenze e il processo di lavoro di ogni cliente si è in grado di programmare correttamente la manutenzione, mantenendo come immancabile riferimento la normativa.

Dal 01 gennaio 2020, è utile ricordare che si è passati dalla norma CEI 0-15, abrogata, alla norma CEI 78-17 (variante V1), la quale modifica le periodicità dei controlli (come riportato nella Tabella A CEI 78-17 ) mantenendo invariate le schede di manutenzione. Prima di cambiare la periodicità con cui effettuare i controlli è consigliabile attendere la modifica della delibera 566/2019/r/eel oppure un chiarimento da parte dell’Autorità stessa che formalizzi il passaggio da una norma all’altra.

Norme CEI di riferimento oltre alle 78-17:

  • CEI 64-8/3 – art. 340.1
  • CEI 64-50 – art. 7.1

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