Sfide energetiche per le PMI: pratiche green e buoni proposti per il 2020
Allo scattare del 2020, le sfide energetiche per le PMI continuano ad essere aperte.
L’80 % dell’energia consumata all’interno delle aziende, infatti, continua a derivare da combustibili fossili: modificare i processi di trasformazione e di uso dell’energia diventa necessario e doveroso, soluzioni energetiche efficienti e riduzione degli sprechi, la risposta.
Gli interventi che migliorano le prestazioni d’energia comportano costi iniziali spesso gravosi ma vantaggi più che garantiti: dalla riduzione generale dei costi per l’imprese alla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente.
Ma come iniziare?
Il primo passo da compiere è quello della consapevolezza, il secondo quello della continuità: solo una gestione attenta e con uno scopo può ottenere risultati.
Conoscere i costi della propria impresa in termini di fabbisogno di energia, inefficienza e sprechi nei processi produttivi, permette al piccolo e grande imprenditore, dopo averne individuato le criticità, di stilare un piano di azione.
L’audit energetico è lo strumento per eccellenza che ci consente di individuare i consumi effettivi di un’impresa e può essere realizzato da una società di consulenza energetica.
Le fasi di un buon audit energetico sono rintracciabili in 5 punti:
- Acquisizione dei dati: analisi delle bollette energetiche e delle altre utenze passate (da quelle elettriche, termiche, frigorifere e di acqua).
- Studio di fattibilità: plan ipotetico di interventi migliorativi in grado di portare un ritorno rispetto all’investimento.
- Interventi di variegata natura: legati alla razionalizzazione degli usi e a scelte logistiche efficaci.
- Manutenzione: utile a mantenere costante la prestazione energetica nel tempo.
- Monitoraggio: per conoscere risparmi e consumi reali.
Noi di Sire Elettronica abbiamo stilato una lista di quelle che riteniamo essere ottime pratiche da cui partire o da cui continuare, perché il miglioramento è un atteggiamento da mettere in atto giorno dopo giorno.
- Illuminazione: la scelta di un impianto di illuminazione a maggiore efficienza energetica è un intervento alla portata di tutti e può fare la differenza: installare un impianto di illuminazione a LED è un ottimo modo per risparmiare energia e ridurre i costi. Gli interruttori automatici sono consigliabili, così come studiare al meglio la luce naturale, può sembrare banale ma non lo è e rientra tra le strategie più funzionali al risparmio.
- Rifasamento degli impianti elettrici: utile a diminuire le perdite di energia e l’assorbimento di potenza reattiva, consente un risparmio notevole ed è ripagabile in tempi brevi.
- Fonti rinnovabili: riducono le spese in maniera particolarmente evidente e rappresentano un investimento notevole ripagabile in alcuni anni. Rappresentano una garanzia di risparmio per le PMI e non solo. Riducono in aggiunta le emissioni nocive e incanalano l’energia in eccesso.
- Domotica: la rigenerazione energetica, non può non passare per la gestione intelligente dell’intero edificio, dagli impianti di riscaldamento, alla regolazione delle luci, al controllo degli accessi. Anche in questo caso, l’investimento viene incentivato dal risparmio ottenuto.
- Estati green: climatizzare gli ambienti richiede la pulizia regolare di filtri e superfici laddove avviene lo scambio termico. Sprechi energetici e inquinamento ambientale sono una delle cause principali della climatizzazione inconsapevole.
E per quanto riguarda il risparmio idrico?
Per tenere monitorato il consumo di acqua e svilupparne un uso consapevole, HERA è la prima multiutily a proporre ai propri clienti “un diario dei consumi”, uno strumento gratuito che consente di verificare i propri consumi idrici, sensibilizzandoci e portandoci ad agire sui comportamenti.
Come Sire, ci sentiamo di consigliarlo.
Per concludere, anche se le sfide energetiche per le PMI continuano ad essere tante e non sempre ottenibili in tempi brevi, oggi è il momento migliore per iniziare o per scegliere di migliorare, perché oggi è il nostro futuro.