Scegliere di avere un’azienda oggi, significa inevitabilmente scegliere di proteggerla: laddove investiamo tempo, passione e denaro infatti, dobbiamo necessariamente studiare le migliori soluzioni in grado di rilevarne le anomalie.
DI CHE TIPO DI “ANOMALIE” STIAMO PARLANDO?
Per rispondere a questa domanda, occorre riportare in questa sede la definizione di “impianti speciali”.
Gli impianti speciali sono l’insieme di tecnologie e sistemi che, all’interno di un edificio vengono deputati a svolgere precise funzioni in diversi ambiti:
- Sicurezza
- Segnalazione
- Comunicazione
- Trasmissione dati
- Supervisione e controllo
Il compito di questi impianti è quello di rilevare un’anomalia quand’essa si manifesta all’interno di un edificio: da quella che può essere un’intrusione non autorizzata, ad un incendio, ad una fuga di gas, ad un allagamento.
Il focus è quindi su una condizione di pericolo e sulla possibilità di prevenirla o contrastarla nel momento in cui si presenta. Si tratta in poche parole, della nostra sicurezza.
MA QUALI SONO ESATTAMENTE GLI IMPIANTI SPECIALI (DI SICUREZZA) DI CUI STIAMO PARLANDO?
È importante averne chiara la definizione per poter comprendere a fondo quali sono le necessità della propria azienda, e poter procedere con il corretto investimento.
I più conosciuti nel mondo degli impianti di sicurezza sono sicuramente gli impianti antintrusione, di cui purtroppo sentiamo parlare molto spesso, e quelli di videosorveglianza.
- Gli impianti antintrusione hanno lo scopo di avvertirci quando i nostri spazi vengono violati. Gli allarmi possono essere cablati o via radio, avere protezioni volumetriche interne o perimetrali esterne e possono inoltre permettere un controllo da remoto tramite app mobile (per sventare i falsi allarmi) e diverse modalità di notifica allarme, da quella acustica a quella collegata direttamente con le forze dell’ordine.
- Gli impianti di videosorveglianza invece, per i quali l’Autorità Garante per la tutela dei dati personali ha redatto molteplici provvedimenti in materia di libertà personale, possono riguardare riprese video interne ed esterne (anche in “real time”), registrazioni, analisi video, auto-track (telecamere di rilevamento automatico intelligente) e anche in questo caso, possono essere dotati di tecnologie per i controlli da remoto.
Entrambi gli impianti, videosorveglianza e antintrusione, possono svolgere una funzione coordinata che permette, nel momento in cui si presenta una violazione e quindi scatta l’allarme, di fare partire da una parte il rilevatore di presenze e dall’altra (come conseguenza immediata) la registrazione video, inviata poi in diretta ad un dispositivo mobile.
Le altre tipologie di impianti speciali sono: il controllo accessi, il rilevamento incendi e gli impianti antiallagamento.
Se si ha necessità di controllare e regolare gli ingressi e le uscite di una determinata area, si può ricorrere ad un impianto di controllo accessi: sarà possibile in tal modo, registrare l’identità di chi accede e le fasce di orario in cui entra ed esce tramite la semplice lettura di un badge o di un tags, o attraverso l’uso di un terminale biometrico o un’installazione di lettura targhe.
Badges e tags trasmetteranno a precisi server una determinata quantità di dati che, elaborati, potranno esservi utili.
Ultimi ma non per importanza, sono gli impianti di rilevazione incendi e gli impianti antiallagamento, i primi: l’insieme di apparecchiature in grado di rilevare e segnalare la presenza di un incendio; i secondi: impianti dotati di sensori in grado di rilevare le perdite di acqua e segnalare l’emergenza ai proprietari dell’edificio.
Gli impianti speciali dunque, sono gli impianti installati per la nostra personale sicurezza e quella degli edifici in cui lavoriamo, abitiamo o semplicemente trascorriamo le nostre ore.
In conclusione, se è vero che proteggere i nostri investimenti è l’unica scelta possibile, è anche vero che la tecnologia innovativa di oggi ci permette di farlo nel modo migliore possibile… ed è meglio iniziare da subito.
