Cavi elettrici: normativa, tipologia, funzioni e colori

Nel settore dell’impiantistica civile e industriale, quando si tratta di colori non è ammesso alcun tipo di errore.

Nulla è lasciato al caso.  A cosa ci stiamo riferendo? Ai cavi di un impianto elettrico e ai rispettivi colori che li caratterizzano: ognuno in grado di delineare una specifica funzione.

Partiamo dall’inizio.

cavi elettrici

La normativa

A regolamentare il colore dei cavi elettrici e la rispettiva identificazione, troviamo la norma CEI EN 60445 (CEI 16-2) “Principi base e di sicurezza per l’interfaccia uomo-macchina, marcatura e identificazione – Identificazione dei morsetti degli apparecchi, delle estremità dei conduttori e dei conduttori”, mentre è importante sottolineare che, come previsto dalla norma EN 50575 tutti i cavi elettrici devono per obbligo avere una precisa marcatura che identifica:

  • L’azienda produttrice e il suo marchio di fabbricazione/numero distintivo
  • La sigla di designazione
  • La classe di reazione al fuoco
Definizione e struttura di un cavo elettrico:

Con cavo elettrico si intende un conduttore il cui scopo è il trasporto dell’energia elettrica. Il cavo può essere composto da un unico conduttore isolato o da più conduttori isolanti reciprocamente ma riuniti grazie ad un rivestimento protettivo. Il materiale più comune di composizione è il rame.

A completare la struttura di un cavo elettrico troviamo altri fondamentali elementi così definiti: isolante, guaina e rivestimento protettivo.

  • Isolante: questo involucro avvolge il conduttore e ha la funzione di bloccare il passaggio della corrente all’esterno, proteggendo gli operatori e chiunque entri in contatto con il cavo. Determina in aggiunta tutto ciò che riguarda l’effetto termico del cavo, la sua portata e la sua tensione terminale.
  • Guaina: quasi sempre composta da materiale isolante (PVC, gomma o resine termoplastiche), va ad avvolgere a sua volta quella che nel settore viene definita “anima” ovvero, l’insieme di conduttori e isolanti.
  • Rivestimento protettivo: questo componente assolve lo scopo di riempire gli spazi tra le anime, attribuendo al cavo elettrico la forma cilindrica che conosciamo e quella flessibilità che lo caratterizza.
 Tipologia di cavo:  

Esistono diverse tipologie di cavi, ognuna di queste è definita dalla quantità di fili (poli) che la compongono: unipolare, bipolare, tripolare e quadripolare.

 Impianto monofase e trifase, quali differenze?

Principalmente utilizzati per uso civile, gli impianti monofase sono composti da un circuito con una sola tensione alternata, con un voltaggio a 220 V e 2 conduttori: uno destinato al cavo neutro e l’altro al cavo di fase. I sistemi trifase trovano invece applicazione in ambito industriale e sono composti da più circuiti a corrente alternata. L’impianto trifase è dotato di 3 conduttori aventi pari tensione, le tre fasi vengono identificate con le lettere R – S – T (oppure L1, L2, L3). In questo caso, il voltaggio si aggira attorno ai 380 V.

cavi elettriciI cavi elettrici fondamentali: colori e funzioni
  • Il cavo neutro: questa tipologia di cavo viene identificato con il colore blu o azzurro. La sua funzione, all’interno di un sistema monofase, è quella di gestire il ritorno della corrente. Quando si trova in una condizione di riposo non trasporta corrente. Se presente in un sistema trifase, la sua funziona varia per diventare elemento di bilanciamento tra le fasi.
  • Il cavo di fase: il colore marrone lo identifica, ma potremmo trovarlo anche in nero o grigio. Se l’impianto sarà trifase, tutti e tre i colori saranno presenti rappresentando le tre fasi. Questo cavo ha il compito di trasportare la corrente all’interno dell’impianto, è quindi uno dei più pericolosi.
  • Il cavo di terra: identificato con il colore giallo/verde, questo cavo scarica a terra le possibili dispersioni presenti sull’impianto.

Con questo articolo abbiamo scelto di informarvi su quelle che sono le indicazioni “base”, che potremmo definire di partenza, per comprendere i cavi elettrici presenti all’interno di un impianto civile o industriale. Per poter “metterci le mani” però, vi consigliamo altamente di appoggiarvi a specialisti del settore. Per approfondire, contattateci.